Ciao Vincenzo.
Ho terminato di leggere il tuo libro (scusa il ritardo), mi è piaciuto molto, l’ho trovato scorrevole, simpatico.
Hai trattato il tema della malattia con delicatezza e senso pratico, con il giusto equilibrio, per quanto si possa definire equilibrata una conversazione su un malato di tumore. Spesso mi sono trovata a sorridere leggendo una terminologia usata dai miei genitori.
Il tuo rispetto per il lavoro ed il tuo senso del dovere lo condivido a pieno, sono i valori che avevano mio padre ed il padre di mio padre e che mi sono stati trasmessi con l’esempio. Si, con l’esempio, perché a ripensarci queste cose le sento dentro ma non le ho mai sentite pronunciare forse perché per la generazione precedente erano scontate … e quella attuale non le conosce abbastanza.
Complimenti, questo libro mi ha dato molti spunti di riflessione!
Un caro saluto.
Tania