Ciao Vincenzo,
ho quasi finito Testa, mani e Cuore.
Mi ha preso tantissimo, lo trovo molto scorrevole e coinvolgente.
Mi piace anche il fatto che il romanzo si sviluppi attraverso tante piccole storie, e quello che hai scritto a pag. 100 lo trovo meraviglioso, per me è da prendere come lezione di vita:
“Perché uno può anche pensare quella scoperta avrei potuto farla io, quel libro avrei potuto scriverlo io, quella piazza avrei potuto progettarla io, quel canestro coast to coast, da un tabellone all’altro, sarebbe piaciuto farlo a me, a patto però di non dimenticare l’impegno quotidiano, il lavoro che ti porta alla scoperta, al libro, alla piazza, al canestro. Si, neanche il genio può fare a meno del lavoro, vale nella scienza, vale nello sport e vale nella vita, perchè alla fine a farcela sono quelli disposti a sopportare la fatica anche quando sembra che non sia piu sopportabile, a conquistare un centimetro anche quando mancano km al traguardo, a cercare una risposta anche quando gli altri pensano che non ci sia”.
Nei prossimi giorni conto di fare una foto da dedicare al tuo libro e te la mando.
A presto.
Gaetano